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La Casa

In un'intervista di pochi mesi mesi fa l'architetto Richard Meyer, al giornalista che gli chiedeva come mai arrivato al suo livello non avesse smesso di occuparsi di case, rispondeva che progettare case è una rovina, ma nella sua professione non si può essere più vicini alle persone se non disegnando le loro case. Quest'affermazione sul momento mi ha fatto sorridere, ma nei giorni seguenti non son riuscita più a togliermela dalla testa, é proprio vera! Io credo che progettare case sia un'occupazione bella per chi guarda dall'esterno o per chi la esercita per hobby, un po' più ingrata per chi sceglie di farne il proprio mestiere ed anche la propria parte per costruire il mondo. Eppure io non la cambierei con nessun altro mestiere al mondo!

La casa - Una casa - La propria casa
In un certo spazio è bello dormire.
In un altro è bello mangiare o stare in compagnia.
Gli spazi di servizio e gli spazi liberi si combinano con il giardino o la strada su cui sono posti per suggerire la propria funzione.
La Casa implica un luogo buono anche per un'altra persona.
È questa qualità che è più vicina all'architettura.
Essa riflette un modo di vivere.
Non produce piccoli spazi per piccole persone.
Gli spazi trascendono la funzione.
Una casa è più specifica.
(Louis Kahn, 1957)

Già, ogni casa ha la sua specificità, è particolare come particolari, uniche sono le persone che la abitano. Vi è mai capitato, camminando per strada, di osservare i signori che passeggiano con il loro cane? A me, si. Da piccola, quando passeggiando per strada con mia nonna incontravamo qualcuno col cane al guinzaglio lei mi diceva: tene la stessa facce te lu patrunu! Era una di quelle cose che mi faceva ridere a crepapelle, di quelle cose stupide che però ti riempiono di una gratuita allegria. E lei lo diceva sempre appositamente.

Beh, un po' è così anche per le abitazioni. Una casa non è solo un organismo che staticamente deve tenersi in piedi, non è una sommatoria di ambienti che devono assolvere ad alcune funzioni primarie, neppure una felice sintesi di soluzioni impiantistiche e tecnologiche di ultima generazione. Una casa è tutto questo, o almeno lo si spera, ma non è solo questo. Consapevoli o meno che ne siamo, ogni casa è metafora del nostro mondo interiore, il nostro modo di pensarla e poi di viverla dice non poco di noi, del nostro modo di abitare il mondo, le relazioni, noi stessi.

"Dal modo che abbiamo di abitarla capiamo il legame profondo che ci lega con il nostro inconscio. Troppo piena o troppo vuota, maniacale o disordinata, la casa parla di noi e della nostra vita. Basta entrare in casa per vedersi". (Donatella Caprioglio)

La prima volta che i miei genitori invitarono a cena il mio futuro ed attuale marito, mentre parlavamo del più e del meno per vincere l'imbarazzo, io dissi: "a casa mia due cose non dovranno mancare: i fiori ed i quadri". E mio marito rispose, acquistando subitaneamente non pochi punti agli occhi di mio padre: "e cuori e picche dove li mettiamo?". Ripensandoci a distanza di tanti anni, mi sembra ancora che entrambe le battute fossero una felice sintesi di ciò che ciascuno di noi negli anni avrebbe messo in gioco per abitare e rendere abitabile la nostra casa ed il nostro rapporto.